Collezione Maria Signorelli |
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Pubblicistica italiana, straniera sulla storia e le tecniche del teatro di animazione |
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i fantocci di Maria Signorelli i burattini di Maria Signorelli spettacoli di danza di Maria Signorelli spettacoli su fiabe e filastrocche spettacoli su testi classici e moderni burattini italiani del XIX e XX secolo marionette italiane del XIX e XX secolo marionette italiane del XVIII secolo burattini
e marionette straniere del xx secolo burattini e marionette orientali e Wayang burattini e marionette giocattolo teatri, scene e personaggi di carta pubblicistica sulla storia e le tecniche
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Da persona con una vasta e profonda cultura teatrale, da artista e collezionista che non solo costruiva
incessantemente materiali per i suoi spettacoli, ma scriveva libri e articoli relativi alle sue scoperte tecniche e alle sue ricerche storiche, Maria Signorelli aveva evidentemente una
enorme biblioteca.
In essa tuttavia sono da mettere in rilievo, oltre ai volumi relativi alla storia e alle più varie tecniche del teatro di figura di tutto il mondo, quelli che contengono istruzioni e tavole per costruire oggetti, personaggi e illusioni ottiche di vario tipo. Così ad esempio un volume italiano del 1953 contiene decine di modelli per costruire burattini a sacchetto. Un altro francese del 1950, Mon petit théâtre, contiene i modellini per burattini a dito con la relativa scena. Dello stesso periodo è un libro francese sulle illusioni ottiche. Un volume cecoslovacco, del 1970, contiene 16 fogli per costruire personaggi a cono. Un volume inglese, del 1958, contiene esempi di marionette a tubo da montare e colorare. Ancora, un’ edizione inglese dell’ Amleto contiene la riduzione in 14 scene del testo e le relative marionette da costruire. Un volume olandese illustra la costruzione di un teatrino prospettico completo di molte quinte. Da segnalare inoltre
circa una quindicina di libri di fiabe, per lo più cecoslovacchi, polacchi e russi degli anni ’50, le pagine dei quali una
volta aperte compongono scene tridimensionali a simulare le scene di un palcoscenico.
L’esemplare più bello è una Cerentola, edito come “libroteatro” da Hoepli nel 1950, (disegni di Mario Zampini).
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