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  Collezione Maria Signorelli

 

 

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Il Fondo è appartenuto alla Compagnia dei Piccoli di Vittorio Podrecca (1883-1959), una delle leggende del teatro italiano del Novecento. Nata a Roma all’alba della prima guerra mondiale,  dal 1914 al 1966, anche oltre la vita del loro creatore, questa compagnia di marionette è stata messaggera in Italia e nel mondo di grandi  talenti artistici e sapienze tecniche. Il suo teatro in miniatura ha rappresentato opere musicali antiche e novecentesche, è stata contesa da impresari di prim’ordine e finanziata da mecenati come Arturo Toscanini,  entusiasti del valore artistico delle esecuzioni.

Il Fondo Podrecca comprende 158 marionette in ottime condizioni, con abiti ed accessori molto accurati e di ottima fattura. Molte sono di famosi spettacoli, come Il Barbiere di Siviglia di Paisiello, Il gatto con gli stivali, Don Giovanni di Mozart, Ventimila leghe sotto i mari di Verne, Ali Babà di Bottesini, Pinocchio di Collodi,con numerosi personaggi dello strepitoso Varietà,lo spettacolo più famoso del repertorio dei Piccoli

La maggior parte ha un’altezza tra gli ottanta centimetri e il metro, ma con caratteristiche molto diverse. Alcune hanno il viso  molto espressivo, scolpito con grande maestria : ad esempio i Frati della Forza del Destino, il Capitan Fracassa del Carnevale di Venezia , i Lottatori di cack cascan, questi ultimi probabilmente realizzati dai Gorno Dall’Acqua negli anni’20.Altre , come quelle per Le Maschere Italiane, sono dipinte ed abbigliate con grande raffinatezza. Ce ne sono pure in pannolenci, come i personaggi del Cavallino Bianco, eseguito in Brasile.

  

Il Fondo comprende anche circa 30 marionette nude o semivestite, ed un certo numero di abiti, scarpe, cappelli e bilancini.

Ci sono inoltre  ben 48 tra arlecchini, boccascena e fondali (in media alti più di due metri, e lunghi tra i cinque e sei metri e mezzo ) la maggior parte in buone condizioni , tra cui: cinque per La Boite à joujoux, cinque per Ventimila Leghe sotto i mari, tre per Genoveffa di Brabante, due per La Gazza ladra,due per Cenerentola, due per il Don Giovanni,due per Pinocchio, due per Fortunello, due per Ali Babà,uno per Pierino e il lupo .Alcuni sono fondali per “numeri” inclusi in una delle tante edizioni del Varietà:ad esempio La Boxe, Le Gheishe, I tre ladri in gabbia, “numeri” che per la loro efficacia erano stati estrapolati da altri lavori, di cui costituivano parte integrante. Altri fondali sono stati utilizzati per spettacoli eseguiti in Sud America: tra di essi i tre per Brasil, i due per il Colmao (un tipo di spettacolo costituito unicamente da numeri spagnoli) e poi quelli per Rumba, Criolita e Argentin. Altri ancora recano la scritta “ comodino” ad indicare un siparietto che calava in certi momenti dello spettacolo, per permettere dietro ad esso di effettuare un cambio di scena e davanti di proseguire l’azione scenica.

 

Si aggiungono circa un centinaio di bozzetti di scena di diversi artisti, tra cui Bruno Angoletta ( per spettacoli come Guerrin Meschino, La tempesta, La bella dormiente nel bosco e Il don Giovanni), Duilio Cambellotti (Il diluvio Universale), Caramba ( la gazza ladra) Giuseppe Cominetti (Ciottolino), Marco Montedoro (Giovanni di Parigi e Ali Babà ), Mario Pompei( Elisir d’amore, la cambiale di matrimonio, Betly ossia la capanna svizzera, Bianco e nero, il barbiere di Siviglia, il cuore di colombina, la gazza ladra, cappuccetto rosso) Gino Carlo Sensani (l’amore delle tre melarance) e Sergio Tofano per I due pretendenti del ’23. 

 

In collezione si trovano anche dieci contenitori con una ricca documentazione relativa all’intero arco di vita della compagnia (programmi di sala,locandine,fascicoli pubblicitari, copioni e spartiti musicali che consentono di ricostruire i cambiamenti subiti dal repertorio nel corso degli anni, documenti vari( come lettere e libri contabili) e, per finire, un gran numero di fotografie di marionette, teatri, noti personaggi dello spettacolo e della cultura come Gabriele d’Annunzio o Maurice Chevalier, Joséphine Baker ed anche Benito Mussolini.

 

Parte del fondo è stata esposta nella mostra:

La Fabbrica dei Sogni –la compagnia dei Piccoli di Podrecca 1914- 1959 – 

marionette e materiali scenici della Collezione Signorelli a cura di Patrizia Veroli e Giuseppina Volpicelli,  allestita nella Casa dei Teatri di Roma 11 novembre 2005- 11 febbraio 2006, catalogo edizioni Bora Bologna, con testi di Paola Campanini, Grazia della Valle, Ezio Flammia, Marino Jerman, Paola Pallottino, Didier Plassard, Vincenzo Recchia, Patrizia Veroli, Giuseppina Volpicelli.

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